Home Food Visso attende i turisti a braccia aperte, il vicesindaco: “Ansat aiuta a...

Visso attende i turisti a braccia aperte, il vicesindaco: “Ansat aiuta a promuoverci”

782
0

VISSO – Ferito dal sisma, “provato” dal Covid, il comune di Visso non si è piegato e con fierezza ora rialza la testa e si affretta a rimette in moto la ripartenza dal punto in cui era rimasto prima dell’emergenza sanitaria. Un paese, incastonato tra i monti Sibillini, che ha sempre vissuto di turismo e vuole continuare a farlo.

Per dare una spinta alla promozione del territorio il Comune ha aderito ad Ansat, l’Associazione nazionale sviluppo attività e territori). “Abbiamo accolto l’offerta dell’associazione – spiega la vicesindaco Patrizia Serfaustini  – perché ci consente di far conoscere più diffusamente il territorio, la montagna, i nostri prodotti tipici. Abbiamo la necessità di far parlare di noi e delle nostre risorse. Non ci siamo lasciati piegare e nonostante tutte le difficoltà siamo ancora qui, pronti ad accogliere i turisti”.

Il nome di Visso da sempre fa rima con montagna e prodotti tipici.

“Qui siamo nel Parco nazionale dei Monti Sibillini – ricorda la vicesindaco Serfaustini – la sede dell’ente Parco è proprio nel nostro territorio.  La natura da noi si esprime a 360 gradi. Abbiamo percorsi per il trekking, la montain bike, e tutto quello che può offrire la montagna. A breve riapriranno anche gli impianti da sci”.

Si dice che la montagna metta appetito e Visso ha tutto l’occorrente per soddisfare anche il palato e la pancia. “Il nostro prodotto tipico è il ciauscolo, il salame spalmabile – continua la vicesindaco – ma da noi sono buoni tutti i salumi, i formaggi, i legumi, la lenticchia di Castelluccio, qui a due passi, e quella di Macereto, il pane. Le trote sono un altro nostro prodotto tipico. Inoltre, da qualche anno, ha ripreso la produzione una qualità di vino che era stata interrotta diversi anni fa”.

Patrizia Serfaustini ricorda che: “Qui c’è anche arte, storia e cultura. Il Comune di Visso è proprietario del manoscritto ”L’infinito” di Leopardi. Stiamo rifacendo la nuova piazza e a breve riapriremo anche il museo che tornerà quindi ad essere fruibile con tutte le sue opere”.