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Il 6 luglio riapre il teatro della Scala a Milano: quattro concerti per 600 spettatori

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MILANO – Il 6 luglio riapre il Teatro alla Scala dopo 133 giorni di chiusura dovuta all’emergenza sanitaria, con una mini-stagione di quattro concerti fino al 15 luglio con formazioni ridotte e massimo 600 spettatori.

I primi due concerti presentano insieme sul palcoscenico alcune delle voci più apprezzate dal pubblico scaligero insieme a grandi strumentisti: lunedì 6 luglio con il baritono Luca Salsi, già protagonista di due inaugurazioni (Andrea Chénier e Tosca) ci sarà la pianista Beatrice Rana, il cui ultimo CD per Warner ha vinto il Diapason d’Or 2019 segnando un’ulteriore affermazione per una carriera ormai planetaria. Il programma accosterà arie d’opera, i Sonetti del Petrarca di List e pagine cameristiche per i due strumentisti.

Mercoledì 8 luglio sarà la volta di Francesco Meli che dal 2004 a oggi ha interpretato alla Scala sei titoli verdiani oltre a Mozart, Donizetti e Puccini. Dividerà il palcoscenico con il soprano Federica Lombardi. Con loro la star del violino Patricia Kopatchinskaja, tra le figure più carismatiche e originali del panorama concertistico, con un repertorio che spazia dal barocco al Novecento storico e alla musica contemporanea. Al pianoforte l’esperto accompagnatore Giulio Zappa.

Il terzo concerto lunedì 13 luglio, è dedicato alle nuove voci e accosta cantanti che dopo gli studi presso l’Accademia Teatro alla Scala si sono affermati nei teatri di tutto il mondo a nuove promesse emerse nei concorsi più recenti: una serata che guarda al futuro dell’opera, fortemente voluta dal Sovrintendente Meyer che pone da sempre un impegno particolare nella promozione delle giovani voci.

Il quarto concerto, mercoledì 15 luglio, riporta alla Scala i professori d’orchestra della Filarmonica.

Terminati i concerti, la Scala chiuderà per alcuni lavori di manutenzione. La ripresa vera e propria sarà asettembreil 3 con il Requiem di Verdi in Duomo, a cui seguirà il 5 la Nona di Beethoven in teatro, entrambe dirette da Riccardo Chailly.