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Turismo di Pasqua: 14 milioni gli italiani in viaggio

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“A dispetto delle difficoltà oggettive che avrebbero potuto ostacolare il progetto di un viaggio, gli italiani confermano la predilezione per le festività pasquali, intese come momento di riposo e relax in anticipo sull’estate. Saranno 14 milioni a mettersi in movimento per le destinazioni preferite tra mare, città d’arte, montagna, laghi e località termali, principalmente (quasi il 90%) all’interno dei confini del nostro Paese, mentre solo il rimanente 10% opterà per un viaggio all’estero”.

Trapela un filo di ottimismo dalle parole del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, a commento dell’indagine sul movimento turistico degli italiani per la Pasqua 2022.

“A giudicare dalla massa critica di persone che si metteranno in viaggio, viene spontaneo pensare che ciò sia la manifestazione chiara di una maggiore sicurezza e senso di libertà da parte dei nostri connazionali – sottolinea Bocca – L’eliminazione delle più serrate restrizioni dovute al covid e dettate nell’ultimo decreto per il periodo post pandemico hanno senz’altro sortito il loro effetto in termini di pianificazione e maggior predisposizione alle grandi partenze. Per noi la Pasqua rappresenta un test importantissimo in previsione della regina della vacanze che è solitamente l’estate. Quest’anno poi, alcuni di coloro che si metteranno in viaggio (parliamo di un 24,9%) avranno l’opportunità di allungare ancora un po’ il soggiorno fuori casa grazie al calendario che fa cadere, a ridosso della settimana santa, la festività del 25 aprile”.

“E’ segno che siamo nella direzione giusta per far ripartire un comparto che si conferma strategico per l’economia di tutto il Paese, creando un giro di affari di 7,06 miliardi di euro – prosegue il presidente della Federalberghi – Siamo consapevoli che non si possa cantare vittoria. Nel nostro settore siamo stati praticamente sotto le macerie a causa dei due anni di pandemia. Oggi, con il conflitto in corso tra Russia e Ucraina che affligge gli animi di tutti noi, è come se avessimo una nube all’orizzonte”.

“Dai dati rilevati dall’indagine si evidenzia che le nostre strutture sono la scelta ideale per oltre il 25% degli intervistati. Ciò fa comprendere che esse sono percepite come luoghi sicuri, in cui si vigila in modo estremamente accurato sul rispetto delle regole sanitarie. Malgrado l’abbattimento delle restrizioni – conclude Bocca – riteniamo sia essenziale procedere con prudenza, dando la possibilità ai visitatori di sentirsi protetti dai nostri protocolli”.

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