L’indice Rt in Italia resta invariato a 0.84, ma “si osserva un lieve generale peggioramento della epidemia, con una diffusione delle varianti del virus, un aumento del numero delle regioni classificate a rischio alto che arrivano 3 e con quelle a basso rischio scendono da 7 a 10.
E’ questo in estrema sintesi quanto emerge dalla cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità, che monitora settimanalmente i dati sul Coronavirus. Il monitoraggio riguarda il periodo 25-31 gennaio. In base a questi dati da lunedì la Sardegna passa in zona gialla e allarga così il fronte delle attuali 16 regioni e della provincia autonoma di Trento.
Restano arancioni la Puglia, la Sicilia, l’Umbria e la provincia autonoma di Bolzano per le quali le ordinanze scadono il 15 febbraio.
Per quanto riguarda l’Umbria, dove sono state isolate la variante inglese, la variante brasiliana e altre 3 mutazioni, da lunedì dovrebbero scattare delle mini zone rosse nel Perugino dove si registra la più alta concentrazione di casi.
Per quanto riguarda invece Bolzano, da lunedì sarà lockdown.
