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Spostamenti tra comuni a Natale, il premier Conte: “Deciderà il Parlamento assumendosene la responsabilità”

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Sugli spostamenti tra comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno deciderà il Parlamento. E’ quanto ha fatto sapere il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in questi giorni a Bruxelles.

Dopo le pressioni dei sindaci, delle opposizioni e parte della maggioranza, il Governo è intenzionato a fare una parziale eccezione all’ultimo dpcm che vieta gli spostamenti. “E’ chiaro che le limitazioni che abbiamo introdotto creino un problema oggettivo: è chiaro che chi vive in una grande città e ha i congiunti prossimi ha la possibilità di muoversi. Chi è in paesini più piccoli, può avere qualche difficoltà. Di qui c’è stata anche una iniziativa parlamentare. Quando abbiamo elaborato questo piano di limitazioni – ha aggiunto Conte – lo abbiamo fatto pensando che nella situazione in cui siamo, con i numeri dei decessi che continuano ad essere abbastanza elevati. Non possiamo operare per consentire in quei giorni che ci siano occasioni di convivialità tra parenti, conoscenti, amici ma dobbiamo operare per mantenere queste restrizioni. Se poi il Parlamento, assumendosene tutta la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui Comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, torneremo su questo punto – ha detto Conte – Il Parlamento è sovrano. Ma grande cautela in qualsiasi eccezione”.

La soluzione è quindi dovrebbe essere quella di approvare un emendamento al decreto sul Natale durante la fase di conversione in legge.

Tra le ipotesi al vaglio, quello di consentire una deroga a chi vive in comuni con meno di 5mila abitanti o allentare la misura in modo generalizzato a livello provinciale mentre dovrebbe rimanere invariato il divieto di spostamenti tra le Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, salvo motivi di salute, necessità o lavoro.

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