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Foresta fossile, la Grotta bella, le sagre e anche Ansat. Il sindaco Conti: “Ecco come Avigliano spinge sul turismo”

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AVIGLIANO UMBRO – C’era una volta, e ancora c’è, la foresta fossile, poi c’è la Grotta Bella, ci sono le castagne, i borghi silenti. Testimonianze storiche di un passato lontanissimo, un passaggio dai colori e dai profumi inimitabili, una terra ricca di frutti. E’ questo il mix di ingredienti che fa di Avigliano Umbro uno dei territori più apprezzati dell’Umbria. Questo territorio, che ha la vocazione al turismo nel Dna, esprime un grande fermento in termini culturali, artistici, di associazionismo.

Un fermento che traspare anche dalle attività del Comune che, tra l’altro, ha aderito all’Ansat, l’Associazione nazionale sviluppo attività e territori. L’obiettivo è quello di promuovere su scala nazionale, attraverso la rete e i servizi dell’associazione stessa, i progetti e le risorse locali.

“Stiamo lavorando a una serie di iniziative per valorizzare le risorse locali – rivela il sindaco Luciano Conti – affinché i turisti pernottino qualche giorno da noi e non si limitino a una visita fugace, mordi e fuggi, alla Foresta fossile”.

Foresta fossile che, fiore all’occhiello e simbolo del territorio conosciuta in tutt’Italia, sta vivendo una “seconda vita” grazie a una nuova gestione.

“Dopo anni di “stasi” – spiega il sindaco – abbiamo fatto una gara per la gestione che è stata vinta da una cooperativa di comunità locale, la Surgente. Sotto la spinta dell’entusiasmo iniziale, sono state organizzate diverse attività di carattere culturale, culinario. Una serie di iniziative costruite all’interno della Foresta fossile, costruite per fare ruotare l’enogastronomia, la cultura e l’arte. Una formula che funziona vista la risposta iniziale ma che purtroppo il covid ha frenato. Speriamo di riprenderla appena ci saranno le condizioni per ripartire”.

Il Comune sta valorizzando anche una serie di risorse e attività che, parallelamente alla Foresta fossile, possono attrarre turisti.

“Nel 2020, in pieno lockdown, abbiamo creato – spiega il sindaco Conti – il “Cammino dei Borghi Silenti” che tocca i comuni di Baschi, Montecchio, le nostre frazioni di Toscolano, passando per il Cet di Mogol, e Santa Restituta. Si tratta di un percorso di 40 chilometri che, appena nato, l’anno scorso ha registrato 4000 visitatori”.

Il Cammino dei Borghi Silenti passa anche vicino alla Grotta Bella, una cavità naturale tra i boschi di Santa Restituta, frequentata già dall’età del Bronzo.

“Grazie ai fondi della Fondazione Carit – aggiunge il sindaco – stiamo facendo degli studi su questa grotta. Qui sono stati ritrovati un teschio di 6000 anni fa, delle statuine in argento. L’ipotesi è che questo nella preistoria fosse un luogo di sepoltura. A guidare la ricerca il professor Felice La Rocca. I reperti rinvenuti, attualmente, si trovano a Perugia ma li vorremmo trasferire nel centro di Paleontologia all’interno della Foresta Fossile”.

Un altro cammino è quello dei Borghi Verdi, in collaborazione con 17 amministrazioni comunali.

“In occasione dell’inaugurazione, avvenuta in questi giorni – racconta il primo cittadino – Mogol, che vive da anni nel nostro territorio, ha definito l’Umbria il giardino verde d’Europa”.

Avigliano Umbro, però, riesce a prendere i visitatori anche per la gola. Uno dei prodotti doc è la castagna, intorno alla quale ruota una delle sagre più conosciute. “Nel periodo della Sagra della Castagna – continua Luciano Conti – sono migliaia le persone che vengono nel nostro territorio ad acquistare il prodotto e consumarlo”.

Restando nel campo culinario, il manfricolo è un altro fiore all’occhiello di questo territorio. E’ un tipo di pasta caratteristico di queste parti.

“Mi piace ricordare anche lo stinco di maiale di Sismano – aggiunge Conti – la sagra della lepre a Dunarobba”.

A richiamare molti visitatori anche la festa del capoluogo che dura 15 giorni. “Purtroppo – ricorda il sindaco – sono due anni che non si può fare a causa del covid. Questa era una manifestazione che registrava picchi anche di 8000-10000 per esempio nella notte bianca. La Taverna serviva 1000 coperti a sera”.

Non meno vivace il mondo artistico e dell’associazionismo. “Tra i gruppi – dice Luciano Conti – c’è Avigliano Variopinto, un’associazione che sta ricreando in centro storico, con la tecnica dei murales, le arti e i mestieri: il calzolaio, il macellaio. Prossimamente verranno eseguiti in piazza, sotto la torre, altri 6-8 murales. Stiamo inoltre valutando, insieme al gestore della cooperativa Surgente, la possibilità di arricchire il percorso che conduce alla Grotta Bella con delle sculture in legno realizzate da un artista emergente, su tronchi abbandonati e posizionati ai due lati della strada”.

Sono le associazioni a rendere particolarmente attivo e vivace il territorio.

“Avigliano – dice il sindaco – è orgogliosa di avere tante associazioni: la banda con più di 150 anni, la società sportiva che ha 80 atleti e tutte le squadre del settore giovanile, il centro del 118 con 200 volontari all’interno del Comune, il telesoccorso per le persone anziane che restano sole, gestito da ragazzi di vent’anni volontari. In collaborazione con il Laboratorio del Paesaggio che si occupa di cultura e valorizza la creatività, il lavoro, la conoscenza il territorio, ci siamo gemellati con la città francese di Toulon-Sur-Arroux. Tra le altre associazioni quella del Ricamo, l’Unitre con 70 iscritti, l’Umbria Kettlebel con 300 iscritti e poi le Pro loco, i circoli Arci. Un plauso anche all’attività dei due parroci, don Piero e don Mario, che in tempo non covid, attraverso le attività dell’oratorio, radunavano d’estate 200 bambini”.

 

 

 

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