E che Carnevale sia. E’ arrivato febbraio che porta in Italia come nel resto del mondo maschere, carri, feste, balli e sfilate. Da nord a sud è un tripudio di colori e allegria. Al più famoso carnevale di Venezia, conosciuto tutto il mondo, e a quello di Viareggio con i suoi carri, si affiancano numerose le altre manifestazioni lungo tutto lo stivale, ognuna con la sua peculiarità. Tra i carnevali più antichi va segnalato quello di Fano, conosciuto per il lancio dei cioccolatini e i dolciumi dai carri allegorici, senza dimenticare quello di Ivrea famoso per la battaglia della arance. E poi ci sono il carnevale Ambrosiano che si festeggia dal giovedì grasso al sabato grasso a Milano; quello di Cento con sfilate nel centro storico nelle quattro domenica di Carnevale. L’ultima domenica ci sarà il Gran Finale con la proclamazione e premiazione del carro vincitore, il tradizionale testamento e nel piazzale della Rocca il suggestivo rogo di Tasi, maschera tradizionale centese per finire con un coinvolgente spettacolo piromusicale. Scendendo al centro oltre a Viareggio, vanno segnalati il carnevale storico di Offida in provincia di Ascoli Piceno, nel Lazio quello di Ronciglione e di Civita Castellana. Per proseguire al sud con quello di Castrovillari che si conclude con il funerale e il grande addio al Carnevale, quello di Putignano, in provincia di Bari, il più lungo al mondo – inizia il giorno di Santo Stefano per finire il martedì grasso – mentre in Sardegna, a Bosa, Cagliari e in Ogliastra si festeggia con un fantoccio di pezza che viene processato e muore sul rogo, pianto con un lamento ridicolo.
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