SESTOLA – E’ la più celebre località turistica invernale dell’Emilia-Romagna per la vicinanza alla stazione sciistica del monte Cimone, tra le maggiori nell’Appennino, ma Sestola vive di turismo tutto l’anno.
”Essendo un paese di montagna abbiamo la doppia stagione – dice il sindaco Marco Bonucchi – in estate c’è un turismo più dedicato alle famiglie e ai bambini grazie ai percorsi, ai sentieri e al verde. Poi abbiamo la stagione invernale per gli amanti della neve e dello sci”.
L’emergenza sanitaria legata al Covid quest’anno ha modificato un po’ le abitudini e anche le presenze ma non ha messo a tappeto il turismo.
”Rispetto agli anni passati in cui a giugno e a luglio avevamo molti gruppi sportivi – dice il sindaco – quest’anno questi sono ”scomparsi” ma al loro posto abbiamo avuto un grande incremento di famiglie. Sebbene non abbiamo a disposizione numeri ufficiali, il sentore ‘ è che quest’anno le famiglie si ritornate più numerose in montagna”.
In un’ottica di sviluppo del turismo, l’amministrazione comunale di Sestola sta pensando di aderire all’Ansat, l’associazione nazionale sviluppo attività e territori, che tra i suoi obiettivi ha quello di aiutare i Comuni sul fronte della promozione, dello sviluppo e della sostenibilità ambientale.
”L’associazione – afferma il sindaco Bonucchi – offre canali interessanti per far conoscere ancora di più il nostro paese”.
Un paese che ha la fortuna di trovarsi sull’Appenino “che ha le sue peculiarità – sottolinea il primo cittadino di Sestola – e consente di essere vissuto sino alla cina del crinale”, e in una regione, l’Emilia Romagna, rinomata per la sua cucina.
“Abbiamo tutti i piatti della cucina tradizionale emiliana – aggiunge Marco Bonucchi – lasagne, tagliatelle, tortellini e poi ci sono le crescentine. Si tratta di un cibo povero dei nostri contadini che si fa con farina e acqua, cuoce in pezzo a ferro o terracotta ed è molto apprezzato dai visitatori insieme ai salumi, di cui l’Emilia è regina, o in abbinamento con un pesto di lardo, rosmarino e aglio”. La dieta va in soffitta ma la gola ringrazia.