Proroga del blocco degli spostamenti tra le regioni, anche gialle, fino al 25 febbraio e tre regioni: Abruzzo, Liguria e Toscana e la provincia di Trento che passano in zona arancione. Sono le principali novità approvate dall’ultimo consiglio dei ministri, quello in cui si è deciso proprio sul divieto degli spostamenti tra regioni che sarebbe decaduto il 15 febbraio
“Dal 16 al 25 febbraio – recita la norma – sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione”.
Sul fronte delle zone covid, in queste ore il ministro Speranza firmerà le ordinanze, valide a partire da domani, domenica, con cui come detto Abruzzo, Liguria, Toscana, e la provincia di Trento, passano in zona arancione. La Sicilia da lunedì torna invece gialla.
Con la classificazione arancione del Trentino non ci sarà l’apertura degli impianti di risalita, che era stata prevista il 17 febbraio, non il 15 come altrove, con un’ordinanza già approvata dal presidente Fugatti. Lui stesso però aveva spiegato che il mantenimento della zona gialla sarebbe stato una condizione necessaria per l’apertura.
Non sono valsi a nulla, quindi, i preparativi nelle località di montagna, che si erano attrezzate per il contingentamento degli accessi giornalieri limitando la portata oraria degli impianti di risalita, ma anche per l’acquisto degli skipass online e le app anti-coda per evitare assembramenti.
L’Umbria, sorvegliata per l’aumento dei contagi dovuto essenzialmente alla diffusione delle varianti covid, inglese e brasiliana, resta arancione con l’eccezione di tutti i comuni della provincia di Perugia e di due comuni di quella di Terni (4 in meno della scorsa settimana) per cui un’ordinanza della Regione ha istituito la zona rossa.