FIRENZE – Quasi 800 visitatori hanno approfittato della riapertura degli Uffizi, giovedì 21 gennaio, per godere dei capolavori custoditi dalla galleria fiorentina dopo 77 giorni di chiusura. Una riapertura resa possibile in base al Dpcm del 14 gennaio che consente di riaprire mostre e musei nelle regioni in zona gialla. Tra i primi visitatori la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, accompagnata dal presidente della Toscana, Eugenio Giani. A fare gli onori di casa il direttore Eike Schmidt.
“La crisi – ha detto il direttore – non è ancora finita né dal punto di vista pandemico, né da quello economico-culturale, ma abbiamo bisogno di cultura. Ho paragonato questa riapertura ai concerti che si davano alla National Gallery durante la Seconda guerra mondiale. Questo è un segno della presenza della cultura, fondamentale per l’identità. Noi ci auguriamo di guarire per la cultura. Abbiamo anche le dirette dei nostri canali social per raggiungere le persone che sono in regioni diverse e non possono venire qui in Toscana. Ci aspettiamo pochi visitatori nelle prime settimane – ha aggiunto Eike Schmidt – ma l’augurio è che le curve pandemiche scendano il più possibile, in modo da poter tornare a rivivere questi luoghi in piena libertà”.
Il direttore ha rivolto un invito anche ai giovani studenti che fino a 18 anni hanno l’ingresso gratuito. “Qui – ha detto – si impara moltissimo. E la stessa cosa vale anche per il giardino di Boboli, luogo tradizionale della forca fiorentina. Questo non è soltanto un luogo bello, è anche luogo della conoscenza e dell’identità”.