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Da lunedì quasi tutt’Italia in giallo e prime riaperture. Ecco cosa cambia

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Da lunedì 26 quasi tutta l’Italia torna in giallo. 15 Regioni: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto, province autonome di Bolzano e Trento cambiano colore e con esso danno il là alle prime riaperture.

Cinque le regioni in arancione: Basilicata, Calabria, Sicilia, Val d’Aosta e Puglia. Rimane in zona rossa solo la Sardegna.

Con la nuova colorazione e il decreto riaperture, ecco cosa cambia da lunedì.

Spostamenti

Tra regioni o province autonome che si trovano in zone gialle o bianche, gli spostamenti sono consentiti. Per andare in regioni in zone rosse o arancioni, invece, bisognerà muniti della certificazione verde che attesti la vaccinazione, l’avvenuta guarigione da Covid-19, oppure aver fatto un tampone molecolare o test rapido con esito negativo nelle ultime 48 ore.

Visite ai parenti

Dal 26 aprile al 15 aprile ci si può spostare verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22. Ci si può andare in quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

In zona arancione, questo spostamento (con uguali limiti orari e nel numero di persone) è consentito solo all’interno dello stesso comune.

In zona rossa non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private.

Scuole in presenza

Anche le scuole superiori tornano in presenza e fino alla fine dell’anno scolastico ma non tutti: alcune regioni gialle hanno optato per una presenza al 70% altri al 60. Riguardo le università, nelle zone gialle e arancioni dal 26 aprile al 31 luglio le attività si svolgono prioritariamente in presenza.

Riaprono i ristoranti ma solo all’aperto

I ristoranti aperto a pranzo e a cena, ma la clientela può consumare solo nei tavoli all’aperto. Devono essere rispettati i limiti di orario degli spostamenti.

I luoghi della cultura

Riaprono al pubblico cinemateatrisale concertolive club.Si dovrà sempre prenotare il posto a sedere, prima di recarsi in uno di questi posti. La capienza massima consentita è pari al 50% di quella massima autorizzata. In ogni caso, non deve essere superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto. Ci potrà essere un numero maggiore di spettatori all’aperto, in base alle caratteristiche dei siti o all’andamento epidemiologico.

Apertura assicurata anche per i musei. La modalità di fruizione dovrà essere contingentata, consentendo ai visitatori di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro.
Per andare al museo di sabato o nei giorni festivi, bisognerà aver prenotato almeno il giorno prima.

Sport all’aperto

È consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto. Ma non si possono usare spogliatoi e docce.

Riguardo le riaperture, dal 15 maggio 2021, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre.

Centri commerciali: negozi chiusi nel weekend

Resteranno chiusi anche il sabato e la domenica i negozi nei parchi commerciali, centri commerciali e strutture analoghe, nonostante le prime bozze del decreto facessero pensare a delle riaperture.

CLICCA QUI PER SCARICARE IL DECRETO RIAPERTURE

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