Da lunedì saranno 40,5 milioni gli italiani saranno in zona bianca. Agli abitanti di Abruzzo, Liguria, Umbria, Veneto, Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna, che si trovano già nella fascia a minori restrizioni, si aggiungeranno infatti Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Piemonte, Provincia di Trento e Puglia.
Si tratta, in pratica, di due terzi della popolazione italiana.
Continua a scendere la circolazione del virus. L’incidenza a 7 giorni per il periodo di riferimento 4-10 giugno, infatti, è di di 25 casi di Covid ogni 100 mila abitanti. Il valore è uno fra i più importanti indicatori decisionali per le eventuali misure di contenimento. Fermo invece l’Rt nazionale allo stesso valore di 7 giorni fa: 0,68.
In zona bianca, lo ricordiamo, decade il coprifuoco che in zona gialla slitterà, invece, alle 24. In zona bianca, inoltre, sono consentiti sport e attività motoria negli ambienti chiusi quindi possono riaprire le palestre e le piscine coperte. Sul fronte della ristorazione si può mangiare all’aperto senza un numero massimo di commensali mentre al chiuso possono mangiare allo stesso tavolo fino a sei persone.
Possono ripartire anche tutte le attività ancora ferme, da fiere, sagre, congressi e discoteche (ma con divieto di balli in pista) ai matrimoni e alle cerimonie, per i quali è richiesto il green pass.