Cambiano ancora i colori delle regioni per effetto del monitoraggio settimanale del Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità sull’andamento dell’epidemia da covid 19. Un monitoraggio che conferma un peggioramento nel livello generale del rischio. In tal senso aumenta il numero delle regioni classificate ad alto rischio da 1 a 5 (Abruzzo, Lombardia, Marche, Piemonte, Umbria) mentre diminuisce il numero di quelle classificate a rischio moderato o basso.
Inoltre l’indice di contagio Rt, che a livello nazionale si attesta a 0,99 come la settimana scorsa, in 10 regioni supera la soglia di rischio 1.
“Alla luce dell’aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell’incidenza su tutto il territorio italiano – si sottolinea nel rapporto Ministero/Iss – sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione e contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari”.
Dal 1° marzo quindi la Lombardia, Piemonte e Marche diventano arancioni, la Liguria passa in zona gialla, la Campania resta in arancione, l’Umbria torna tutta arancione (decade la zona rossa per la provincia di Perugia e un comune del Ternano) ma la Regione impone misure più restrittive come l’anticipazione alle 21 del coprifuoco. La Campania resta in arancione mentre la Basilicata passa in zona rossa. Zona rossa chiesta al Governo e ottenuta anche dal Molise.
