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Draghi: “I soldi investiti sul turismo, tornano indietro”. Astoi Confindustria Viaggi: “Ora accelerare i tempi della burocrazia”

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“Ci saranno imprese che non riapriranno a causa della pandemia ma una di queste non sarà certo il turismo. Investire nel turismo, sostenere il turismo non significa buttar via i soldi. Quei soldi tornano indietro. Quindi in questo periodo bisogna evitare che queste aziende falliscano perché altrimenti si perde il capitale e soprattutto il capitale umano”. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, dopo aver reintrodotto il ministero del turismo, in un passaggio del suo discorso al Senato rimarca così l’importanza di questo settore strategico per l’Italia.

Il  presidente di Astoi Confindustria Viaggi, Pier Ezhaya, commentando sul diverse testate (Quality Travel e Travelling interline) il suo discorso ha detto che “L’intervento del Presidente del Consiglio ci conforta e ci riconferma che il Turismo avrà un ruolo centrale nel tessuto economico del Paese.

Per troppi anni è mancata una visione industriale del turismo con uno sviluppo programmato e strutturato di lungo periodo; è tempo che questo comparto sia finalmente inteso come un’asse portante sia del PIL sia dell’occupazione.

Pur provando soddisfazione nel leggere questa rinnovata attenzione nei confronti del settore e condividendone la visione prospettica, ci preoccupano i tempi per il passaggio delle consegne e per la creazione del nuovo Ministero con le relative attribuzioni. Il comparto versa in condizioni gravissime e molti provvedimenti, peraltro già approvati e ancora in fase di chiusura, hanno subito un’ulteriore battuta d’arresto in concomitanza con la crisi di governo. Prima di qualsiasi programma di lungo periodo serve un intervento urgente per accelerare i tempi della macchina burocratica che non ha ancora portato a termine l’erogazione degli stanziamenti già previsti a beneficio delle imprese e va al più presto aperto un tavolo di confronto per discutere dei temi più urgenti e prioritari, come ad esempio la copertura delle perdite subite nel secondo semestre 2020”.

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