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Attigliano, porta d’ingresso dell’Umbria, punta a qualificare il turismo e abbraccia l’Ansat

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ATTIGLIANO – Può essere definita la porta della bassa Umbria. La sua posizione strategica all’uscita dall’autostrada del Sole e la ferrovia che lo attraversa, lo pongono al centro delle principali vie di comunicazione tra Nord e Sud d’Italia. E’ per questo che Attigliano, nonostante non abbia grandi attrattori, registra ogni anno un numero importante di turisti. E’ la ricettività, infatti, il suo cavallo di battaglia al quale ora, l’amministrazione comunale punta ad affiancare una più qualificata offerta turistica. Da qui anche la decisione di aderire ad Ansat.

“L’Ansat, l’associazione nazionale sviluppo attività e territori – rivela il vicesindaco Leonardo Fazio – ci consente di entrare in un circuito di promozione e comunicazione importante per un territorio come il nostro. I piccoli comuni come Attigliano non riescono a fare tutto da soli. Per questo siamo convinti che Ansat potrà aiutarci con a gestire meglio la programmazione’’.

La sinergia è la parola chiave sia dell’adesione ad Ansat che degli altri progetti di sviluppo per il turismo.

‘’Grazie anche a un recente bando della Regione – prosegue il vicesindaco – abbiamo presentato una serie di progetti insieme ad altri comuni della bassa Umbria come Acquasparta, Giove, Attigliano e Guardea’’. Si tratta di piani che puntano a valorizzare percorsi dell’acqua o la sentieristica.

”La nostra proposta punta nello specifico proprio sulla sentieristica – aggiunge Leonardo Fazio – attraverso un percorso che parte da Giove e poi finisce a Ramici. Attendiamo con fiducia il finanziamento a breve’’.

Non meno importante è l’enogastronomia. Attigliano partecipa alla Maratona dell’olio, un progetto  di rete condiviso da 12 Comuni.

‘’Attigliano non ha grandi attrazioni turistiche – osserva il vicesindaco Fazio – ma fa grandi numeri in fatto di ricezione. Basti pensare che l’anno scorso le strutture ricettive della zona hanno registrato 17mila presenze. Un numero molto più alto di altri paesi del comprensorio più noti. Si tratta per lo più di turisti di passaggio da Nord a Sud e viceversa che si fermano 1 o 2 giorni prima di proseguire il viaggio. Il nostro obiettivo – conclude Fazio – è quello di incentivare, con i progetti che stiamo mettendo in piedi, le bellezze naturalistiche e non solo di questo territorio ancora poco conosciute’’.